Innovazione farmaceutica e accesso alle cure in Italia


Roma, Martedì 4 Aprile 2023, nella Sala Capitolare presso il Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, si è tenuto il convegno promosso da Assobiotec (Associazione nazionale di Federchimica per lo sviluppo delle biotecnologie) in collaborazione con Osservatorio Sanità e Salute. Il titolo: “Innovazione Farmaceutica. Valore, nodi e modelli di sviluppo dalla ricerca all’accesso”. Tra i partecipanti del Mondo della ricerca, comparto industriale, responsabili politici e decisori istituzionali, anche Guido Rasi, presidente del Clinical Trial Center del Gemelli.

L’incontro, partendo dalle straordinarie innovazioni terapeutiche, soprattutto biotecnologiche, sviluppate negli ultimi dieci anni dall’industria e dall’accademia, è nato con l’obiettivo di esplorare alcune aree critiche riguardanti l’innovazione in tema di sperimentazione clinica e nei modelli di valutazione del valore dei farmaci per il Paziente e per la Società.

Farmaci e terapie straordinarie, per lo più biotech, hanno cambiato e stanno cambiando la storia naturale di tante gravi malattie curandone le cause, prevenendo complicazioni, evitandone la progressione. Agli importanti vantaggi per i pazienti in termini di salute e qualità di vita, si associano anche maggiori costi per l’accesso alle terapie, un elemento che viene visto dai sistemi sanitari pubblici come minaccia alla sostenibilità del sistema.

Come garantire e conciliare lo sviluppo di importanti innovazioni farmaceutiche, come quelle raggiunte grazie alle terapie biotech, con un accesso rapido e sostenibile?

Un intenso confronto su alcune aree critiche che riguardano l’innovazione farmaceutica con particolare riferimento alla sperimentazione clinica e al valore dei farmaci innovativi per trovare il difficile punto di equilibrio tra il progresso scientifico che i pazienti e la società in generale chiedono e un accesso sostenibile necessario per i sistemi sanitari pubblici.

Fabrizio Greco, Presidente di Assobiotec in apertura dell’evento, ha dichiarato: “L’innovazione farmaceutica è un processo globale che porta valore ai pazienti ed alla Società e viene generato ad ogni passo del percorso che porta un’idea a diventare soluzione. Il nostro Paese ha bisogno di crescere nella ricerca di base e nel suo passaggio alle realtà produttive ma già oggi può sfruttare le grandi competenze esistenti nel SSN per diventare maggiormente attrattivo per la ricerca clinica, un importante volano che permette ai pazienti di accedere anticipatamente a terapie innovative, offre opportunità di crescita professionale a medici e ricercatori e consente al SSN benefici, tra investimenti e costi evitati, stimati in 2,77 euro per ogni euro investito”.

“Ma per ottenere questo – prosegue Greco – è necessario riconoscere il valore delle terapie innovative con modelli farmaco-economici che valutino adeguatamente i benefici ed i costi evitati nel lungo periodo. Il futuro della farmaceutica dipenderà dallo sviluppo delle biotecnologie e la ricerca ed il rapido ed ampio accesso a questi farmaci sono fattori chiave, oltre che per generare salute, anche per lo sviluppo del Paese. Dobbiamo quindi cambiare prospettiva e focalizzarci, garantendo nel breve termine la sostenibilità del SSN, nella generazione di salute, competenze e valore economico, così da avere le risorse necessarie per poterci permettere le nuove terapie e generare un ciclo virtuoso di benessere per il Paese”.
Un programma che ha previsto un ricco confronto attraverso due distinte tavole rotonde, alle quali hanno partecipato alcuni esponenti del mondo istituzionale, politico e accademico, tra cui anche

Prima dell’inizio del dibattito, si è svolta la presentazione della pubblicazione “Il valore dell’Innovazione farmaceutica” di Stefano Vella, Professore di Metodologia della ricerca clinica dell’Università Tor Vergata di Roma.

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